A Carolina Milanesi, Research Director Mobile Devices di Gartner, il Sole24ore.com ha chiesto di scattare una sintetica fotografia di cosa si è visto e udito a Barcellona.
È stata un'edizione all'altezza delle aspettative? E quindi che tipo di bilancio si può fare del Mwc 2010? Chi ne esce vincente e chi perdente?
A mio avviso è stato un evento che ha riflettuto la situazione generale dell'industria mobile, che è sostanzialmente di attesa verso una ripresa della domanda che ancora deve concretizzarsi dopo la flessione dovuta alla crisi economica. Per questo non si sono viste grandi innovazioni e non si sono visti tanti nuovi modelli di cellulari, anche se alcune novità di prodotto interessanti non sono mancate. Fare un bilancio dell'evento è quindi difficile e prematuro e nessuna azienda in particolare credo si sia meritata l'etichetta di winner or loser.
Le applicazioni hanno tenuto banco ovunque e dalla Gsma è arrivato l'annuncio dell'accordo fra 24 carrier mobili per creare una piattaforma aperta su scala globale. È una dichiarazione di guerra contro Apple?
Non la ritengo tale. Se la inquadriamo come una crociata contro l'App Store dovremmo allora parlare di iniziativa anti Google Android e altri. Credo che va da letta come una sorta di azione dovuta da parte degli operatori in relazione alle enormi potenzialità delle applicazioni mobili. Ma di che tipo di piattaforma stiamo parlando e di quale business model necessario per sostenere un simile progetto? Sulla carta l'obiettivo di rendere le apps trasversali a qualsiasi sistema operativo e a qualsiasi piattaforma è sicuramente una buona notizia ma potrebbe essere qualcosa di impossibile da raggiungere o quasi.
A proposito di piattaforme operative, il Mwc 2010 ha tenuto a battesimo MeeGo e Windows Mobile 7: il suo giudizio?
Trovo molto interessante la decisione di Nokia e Intel di far convergere le risorse e le capacità di Moblin e Maemo in un nuovo ambiente operativo (MeeGo, ndr) che si presume possa diventare un vero e proprio ecosistema per sviluppare un'ampia gamma di dispositivi, e cioè smartphone, tablet e via dicendo. Windows Mobile 7 è sicuramente un passo in avanti da gigante in termini di usabilità del suo sistema ma ci sono tante domande che viene naturale farsi: arriverà a fine 2010, non sarà troppo tardi? Microsoft saprà fare leva sugli sviluppatori per convincerli a credere nella nuova piattaforma? E quanto pagherà la decisione di aver realizzato un'interfaccia utente sicuramente apprezzabile ma anche molto più blindata rispetto a quella precedente?
Alcuni Ceo saliti sul palco hanno provato a parlare di nuova era dell'industria mobile: che cosa c'è di veramente nuovo?
Parlare di nuova era mi sembra esagerato. La migrazione da hardware, i terminali, a software e servizi, le applicazioni e il traffico dati, è ormai un fatto consolidato e gli operatori mobbili sanno di aver perso già troppo tempo nel cavalcare in modo adeguato questa tendenza. La telefonia mobile oggi sono essenzialmente sistemi operativi e applicazioni, con i primi destinati a diventare contenitori su misura per le seconde.
Proviamo infine a guardare al futuro prossimo. Molti sono stati gli annunci in chiave Lte, siamo quindi prossimi a entrare nell'era delle reti di quarta generazione?
Com'era prevedibile si sono viste anche i primi prodotti dedicati, e mi riferisco in particolare alle chiavette per navigare da pc portatile, ma i servizi commerciali ancora non ci sono semplicemente perché è la domanda del mercato a far girare tutto. La tecnologia quindi c'è, le infrastrutture sono in via di sviluppo ma in sostanza i carrier, soprattutto quelli europei, non hanno oggi la necessità impellente di aumentare drasticamente la capacità di banda per distribuire i servizi ai loro clienti.
